Rhêmes-Saint-Georges prima di essere un villaggio alpino è un paesaggio umano, in pieno equilibrio con la natura selvaggia e dirompente delle grandi montagne. Quella di Rhêmes-Saint- Georges è una dimensione sospesa tra l’inizio e la fine della valle, tra le vette taglienti del Gran Paradiso e il morbido fondovalle, tra i venti che rotolano sui ghiacciai e l’acqua cristallina di torrenti e sorgenti. Ci troviamo nel cuore del Parco Nazionale del Gran Paradiso. In alta quota camosci e stambecchi danzano dove qualsiasi essere umano apparirebbe goffo e sgraziato mentre il gipeto sorveglia e scruta quello che non potrebbero vedere 10 Guardia Parco e altrettanti binocoli. Rhêmes-Saint-Georges è una comunità rurale di usa frazionata in ben 14 piccoli villaggi che vivono e respirano aria purissima fra i 1200 e i 1600 metri d’altezza. Questa è una valle speciale abitata sin dall’età del bronzo, come testimoniato dal ritrovamento di una punta di lancia vicino al villaggio di Cachoz nel 1972. Sulla destra orografica della valle si trovano villaggi in posizione particolarmente soleggiata mentre la sinistra orografica è caratterizzata da versanti scoscesi e selvaggi, Le abitazioni, anche le più antiche, non si trovano mai nel mezzo di bellissimi pratoni per due importanti motivi: evitare di trovarsi nel raggio di pericolose valanghe e per lasciare spazio alla coltivazione del foraggio.
Questa vallata è una realtà autentica e preziosa ispirata dall’antichissima tradizione della coltivazione della segale, base di un’economia rurale di sussistenza. Quattro mulini e sette forni sono la testimonianza di una comunità dedita alla cerealicoltura e alla produzione di pane. A Rhêmes-Saint-Georges già anticamente si praticava il maggese, vale a dire il riposo stagionale del terreno con la rotazione alternando la coltivazione tra cereali e patate. Giugno era dedicato all’aratura dei campi con il piatton, un erpice in legno, mentre a settembre avveniva la semina spargendo i semi a mano. Grano o segale venivano poi battuti con il fléyì, uno strumento costituito da due bastoni imperniati da una membrana di cuoio. Il ritmo della battitura fatta a più braccia è stata per secoli la musica che echeggiava in valle. In autunno si provvedeva alla macinatura nei mulini. La farina di segale miscelata con la farina di frumento era la base per preparare l’impasto del Pan Ner, la vera ricchezza e il simbolo di questa valle. La storia ci racconta che all’inizio del XX secolo in Valle d’Aosta erano ben 8000 gli ettari destinati alla cerealicoltura. Nel 1966 la superficie coltivata è scesa a 1800 ettari per arrivare nel 2000 a 24 ettari e nel 2010 a 6 ettari. Obiettivo del progetto sarà quello di valorizzare la filiera dell’ecotipo di segale locale e recuperare e valorizzare il patrimonio architettonico e storico culturale dei set- te forni di Le Coveyrand, Voix, Frassiney, Proussaz, Le Créton e Melignon, compreso il forno di Vieux costruito negli anni ’70; e dei quattro mulini di La Fabrique, Voix, Frassiney e Proussaz. Oggi, nel segno di un’importante biodiversità, sono stati recuperati ben 12 biotipi valdostani di segale.
Mulini e forni costituiscono la memoria della comunità di Rhêmes-Saint-Georges. L’energia dei ru, i canali di derivazione che captavano l’acqua della Dora di Rhêmes, metteva in movimento i mulini, piccole e semplici abitazioni presidiate notte e giorno in periodo di macina. I forni sono il simbolo dell’umanità di questo luogo strettamente legato alla produzione e alla condivisione del pane. Oggi la preparazione ha una valenza rituale e il forno è utilizzato per alcuni eventi di valo- rizzazione della cultura alimentare come Lo Pan Ner, nel mese di ottobre e per La Couetta di Pan Ner, manifestazione locale di valorizzazione della segale, nel mese di agosto. I prodotti da forno, oltre lo Pan Ner erano la Flantze, una variante energetica del Pan Ner preparato con fichi, uvetta, frutta secca, zucchero e olio di noci. La Couronne, una ciambella dolce preparata con l’impasto del Pan Ner con aggiunta di mele, cannella e zucchero. Infine Lo Pou, simpatici galletti fatti con l’impasto del Pan Ner, modellati e regalati ai bambini.
L’ambiente di media montagna è caratterizzato da condizioni ideali per l’allevamento di vacche da latte. Nella piccola azienda agricola di montagna Estrela di Berger si allevano la Pezzata Rossa e la Castana che quotidianamente producono un latte di altissima qualità in seguito trasformato nel caseificio familiare in formaggi freschi e stagionati, formaggi a pasta semidura e dura, e poi uno straordinario yogurt.
Tre itinerari proposti per scoprire forni e mulini: il Petit Tour (A), il Moyen Tour (B) e il Grand Tour (C); alla portata di tutti e ideale per entrare in contatto con luoghi e persone dei villaggi.
Il parco dei segreti dove attraverso giochi tradizionali e interattivi, bambini, adulti e intere famiglie, scopriranno divertendosi storie e segreti sugli animali del Parco Nazionale Gran Paradiso, sulla cultura alimentare dell’arco alpino e proveranno ad imparare il patois, dialetto locale.
L’originaria chiesa di Saint-Georges esisteva, secondo la tradizione, nella frazione di Voix e veniva denominata ecclesia et parochia de Voce. Distrutta da un’alluvione nel XIII secolo venne ricostruita nella località dove si trova ora. Della costruzione originaria rimangono la parte inferiore del campanile, che porta tracce di stile romanico fino alla cella campanaria esclusa, e le fondamenta della chiesa. Molto bello l’altare maggiore, barocco, intagliato, dipinto e in parte dorato. L’altare fu consacrato da monsignor Millet d’Arvillars nel 1706. Nel presbiterio, in una cappella laterale, ha sede il museo parrocchiale, che raccoglie diverse statue e oggetti di culto provenienti dalle varie cappelle, tra cui alcuni interessanti oggetti del XV sec: un reliquiario in argento, una croce astile in ottone, le statue di santa Margherita e di sant’Antonio abate.
Grandi panorami dal Col du Mont Blanc e dal Mont Paillasse. Si tratta di un trekking giornaliero che non prevede alcuna difficoltà tecnica: km 13,4 e 1203 m di dislivello, durata 3h e 45 min solo andata. L’escursione nizia da Rhêmes-Saint-Georges, nei pressi del Comune, vicino ad una croce in legno con segnavia n°4. Il sentiero che sale incrocia la sterrata per Verrogne e prosegue nel bosco fino ai ruderi della Traversa (1620 m). Si continua su sterrata e, dopo aver oltrepassato due torrenti, si prende il sentiero sulla destra che arriva alle case di Champromenty (1813 m). Si prosegue sulla strada sterrata (n° 4) fino al Col du Mont Blanc (il punto panoramico più spettacolare si trova nei pressi del casotto del Parco) e poi sul sentiero verso Mont Paillasse. Da qui due sono le possibilità: 1) Tornare indietro per la stessa strada; 2) Scendere verso Valsavarenche seguendo le indicazioni per Arpilles, dove si trova la casa-rifugio E. Dayné, e poi proseguire fino al Buillet, frazione di Introd da dove si può tornare a Rhêmes-Saint-Georges in bus (controllare gli orari prima di partire).
Centro per la promozione e vendita dei prodotti tipici locali; situato nell’ambito dell’Area Espace Loisirs La Palud ospita un market di prodotti agroalimentari, servizio bar, ottime pizze.
Bar-ristorante con cucina tipica locale: timballo alle crespelle, tagliata di cervo, rana pescatrice al finto caviale.
Bar con piccola ristorazione.
Couetta di Pan Ner Secondo week end di agosto – Festa incentrata sulla preparazione e cottura del pane nero tradizionale prodotto con la segale autoctona; visite guidate con degustazioni di prodotti tipici in compagnia con alcuni abitanti del luogo. Incontri con produttori locali; eventi per bambini. Fiha di Sanglier o Sagra del cinghiale Agosto – La sagra gastronomica dedicata alla carne di cinghiale abbinata a formaggi valdostani, polenta e pane nero nostrano, è allietata da animazioni per bimbi e ragazzi e di solito prevede una serata danzante con musica dal vivo. Lo Pan Ner Ottobre – Questa festa dedicata al pane di segale si celebra contemporaneamente in circa 50 comuni della Valle d’Aosta. Si accendono i forni dei paesi invitando residenti e turisti a gustare il pane nero di segale appena sfornato con eventi e intrattenimenti nel segno di convivialità, buon gusto e piacere.
Tutto sulle 3 valli valdostane: informazioni, news, eventi e servizi per il viaggiatore
Laboratorio interattivo, spazi sensoriali e multimediali, temi di riferimento sono l’acqua, il bosco e il pascolo, la fauna e l’uomo.